Le vena varicose - purtroppo non sempre innocue

Le vene varicose sono comuni, ma quali sono le cause e quando devono essere curate? Dr.ssa med. ci dà consigli preziosi e informazioni utili.

Testo: Dr. med. Silviana Spring

Immagini: iStock

2 min

06.05.2022

Cosa sono le vene varicose?

Le vene varicose sono vene superficiali delle gambe troppo dilatate e tortuose. Nelle vene sane, il flusso di ritorno del sangue al cuore è assicurato dalle valvole venose. Le vene varicose si sviluppano quando le valvole venose si chiudono troppo lentamente o non si chiudono più, causando il ristagno del sangue nelle vene.

La causa: come si sviluppano le vena varicose?

Le vene varicose sono spesso di origine genetica. La gravidanza, i coaguli nelle vene profonde delle gambe (trombosi), l’obesità e la mancanza di esercizio fisico possono contribuire al loro sviluppo. Se esiste una predisposizione genetica alle vene varicose, non è possibile prevenirle, ma è possibile arrestare il peggioramento della condizione.

Quando e come curarle?

In linea di principio, si può vivere fino a cento anni con le vene varicose. Non appena si manifestano disturbi come dolori o gonfiori, si dovrebbe pensare a una cura. Le vene varicose non sono solo un problema estetico, in quanto possono comportare complicazioni gravi. Per prevenire l’insufficienza venosa cronica (vene deboli) e le sue complicazioni, è opportuna una verifica tempestiva. Durante l’esame delle vene, prima viene raccolta l’anamnesi del pazienze, vengono effettuate una valutazione clinica e misurazioni del flusso con l’ausilio di elettrodi sulla parte inferiore delle gambe, mentre le vene profonde e superficiali vengono esaminate mediante ecocolordoppler. In base al referto, viene definita l’ulteriore procedura.

Quali misure adottare?

Per alleviare i sintomi si possono utilizzare calze compressive mediche, tenere sollevate le gambe, fare docce fredde, più esercizio fisico, tenere sotto controllo il peso ed evitare frequenti bagni di sole o saune. Un’altra opzione è il trattamento minimamente invasivo delle vene varicose mediante laser endovenoso o radiofrequenza. Spesso viene utilizzata in aggiunta la scleroterapia che consiste nell’iniettare una sostanza sclerosante dentro la vena varicosa. L’intervento classico per le vene varicose («stripping») oggigiorno viene eseguito raramente. I trattamenti mini-invasivi possono essere eseguiti in genere in regime ambulatoriale e per i pazienti la procedura è meno dolorosa e provoca meno ematomi. Inoltre è possibile tornare subito al lavoro. Le attività sportive possono essere riprese entro due settimane dall’intervento.

Possibili complicazioni

Una complicanza temuta delle vene varicose è la flebite con trombosi, che può estendersi alle vene profonde e causare embolie polmonari (coaguli nei vasi dei polmoni). Possono essere fatali. Un’altra complicazione, oltre alla gamba aperta già menzionata, è l’emorragia dovuta alla rottura di una vena varicosa. Di solito si tratta di emorragie da varici piccole, cosiddette reticolari. Inoltre, anche dopo un trattamento efficace, dopo alcuni anni possono svilupparsi nuove vena varicose da vene precedentemente sane, poiché la predisposizione è genetica.

Dati personali

Dr.ssa med. Silviana Spring è specialista in medicina vascolare presso la HerzGefässKlinik Bethanien di Zurigo.