La pelle del bambino: protezione dal sole

Chi vuole stare al chiuso quando il sole fa capolino? Ma troppo sole è dannoso per la pelle delicata dei bambini. Cosa protegge meglio i bambini?

Testo: Helwi Braunmiller

Immagini: Unsplash

2 min

25.01.2021

La pelle del bambino impara solo col tempo a proteggersi dai raggi del sole abbronzandosi e formando una barriera protettiva. La tradizionale classificazione di tipi di pelle non funziona quindi come linea guida per i neonati. Inoltre, la pelle dei bambini è molto più sottile di quella degli adulti, quindi i raggi nocivi penetrano più in profondità. Ciò significa che i bambini possono scottarsi dopo soli quattro o sette minuti e hanno bisogno di una protezione speciale dal sole.

Fattore di protezione solare ideale per i bambini

La migliore protezione dei neonati è tenerli all’ombra. Tuttavia anche in questo caso non sono protetti al 100% dai raggi UV. Quindi l'idratazione è d'obbligo. Le creme solari dovrebbero offrire almeno il fattore di protezione solare 30. Ancora meglio se è superiore a 50. Idealmente la protezione solare dovrebbe essere priva di profumi e coloranti, alcool e conservanti per prevenire la disidratazione della pelle e le reazioni allergiche.

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Quali creme solari sono adatte?

Nel primo anno di vita è consigliabile utilizzare piuttosto creme solari con filtro fisico. Minuscole particelle minerali formano come uno strato sulla pelle e riflettono la luce del sole dal momento dell’applicazione.

Le creme solari con filtro chimico, invece, sono consigliate al più presto a partire dal secondo anno di vita, perché negli esperimenti sugli animali i componenti hanno mostrato un effetto ormonale. I filtri chimici penetrano nella pelle, assorbono le radiazioni UV nocive e le trasformano in calore. A tal fine, hanno bisogno di 20 minuti di anticipo per sviluppare il loro effetto protettivo.

Rimettere la crema non allunga la protezione

Dopo due ore al massimo, si dovrebbe riapplicare la crema, soprattutto sulle zone soleggiate come la fronte, le orecchie, il naso, le spalle o il dorso del piede. Se al bambino piace sguazzare, anche prima. Tuttavia, questo non prolunga il tempo di protezione solare, la protezione viene semplicemente mantenuta.

Protezione solare alternativa

A molti bambini non piace essere incremati. Speciali indumenti con protezione UV possono alleviare il problema, oppure indumenti larghi, a maniche lunghe con un tessuto fitto. Le fibre artificiali proteggono meglio del cotone o del lino, i colori forti meglio del bianco. La protezione solare è ridotta con tessuti bagnati. Così occorre applicare la crema solo nelle parti non protette.

Non dimenticate di proteggere gli occhi!

Anche gli occhi hanno bisogno di protezione solare, soprattutto quelli dei bambini: Poiché la luce solare raggiunge la retina in misura maggiore rispetto agli adulti, essi dovrebbero indossare occhiali da sole con marchio CE con l’indicazione «protezione UV al 100%». Ma non tutti i bambini sono entusiasti dei loro occhiali da sole. I cappelli a tesa larga e idealmente con protezione per il collo sono una buona alternativa.

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