Previdenza: agire anziché posticipare
Ho bisogno delle direttive anticipate? Cos’è un mandato precauzionale? Come si redige un testamento? Una guida:
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«Volevo occuparmene da molto tempo», dicono in molti quando si tratta di questioni come le direttive anticipate, il mandato precauzionale o il testamento. Ma poi spesso preferiscono rinviarle. Questo non stupisce più di tanto, Si tratta di domande spiacevoli che ruotano attorno ai lati oscuri dell'invecchiamento, delle malattie gravi o della propria morte. D'altra parte, solo chi si occupa di questo e formula la propria volontà personale garantisce la salvaguardia dei propri interessi in caso di emergenza.
Avete bisogno di direttive anticipate?
Volete essere rianimati e ventilati meccanicamente in caso di emergenza? Volete essere nutriti artificialmente, se non doveste più essere in grado di deglutire? Queste e altre sono le informazioni contenute nelle direttive anticipate. La loro applicazione inizia quando si devono prendere decisioni mediche, ma non si è più in grado di esprimere la propria volontà.
«Una domanda centrale a cui si risponde nelle direttive anticipate riguarda il momento a partire dal quale si preferisce rinunciare a determinati trattamenti. Per esperienza, molti clienti fanno fatica a rispondere a queste domande tanto importanti», spiega Hubert Kausch, responsabile Direttive anticipate della Croce Rossa Svizzera di Zurigo.
Direttive anticipate: gli aspetti importanti.
Le direttive anticipate adatte nel vostro caso dipendono dal fatto se siete sani o malati, che vogliate regolare il più possibile voi stessi o che preferiate lasciare le decisioni a una persona di fiducia. Redigere o compilare le direttive anticipate è estremamente impegnativo in termini di contenuto e richiede profonde conoscenze mediche ed etiche. Vale quindi la pena chiedere consiglio a un esperto (vedasi riquadro).
Secondo Claude Cao, primario dell’Istituto di medicina interna generale e nefrologia presso la Clinica Hirslanden, è altrettanto importante discuterne con i propri cari o le persone di riferimento: «La morte spesso viene trattata come un tabù. È comunque importante parlarne con i propri parenti e informarli delle misure per il supporto vitale che si vogliono o meno ricevere in caso di bisogno.»
Mandato precauzionale: chi deve decidere per voi?
Se una persona diventa incapace di discernimento, un sostituto deve prendere decisioni di ampia portata, ad esempio sulla situazione abitativa, sull’assistenza personale, sul reddito e sul patrimonio nonché su molti altri negozi giuridici. A chi non nomina una persona di fiducia per prendere queste decisioni nel mandato precauzionale, verrà assegnata una tale persona dall’autorità di protezione dei minori e degli adulti (APMA). Vale quindi la pena riflettere bene su chi potrebbe assumere questo importante compito.
Il mandato precauzionale deve essere scritto e firmato a mano o autenticato. Michael Allgäuer, presidente dell’APMA della città di Zurigo, consiglia di non aspettare troppo a redigerlo. «Naturalmente questo documento serve principalmente per le persone più anziane, ad esempio in caso di demenza progressiva, ma anche una persona giovane può perdere improvvisamente la capacità di discernimento a seguito di un infortunio.»
Testamento: per i superstiti
In linea di principio, in Svizzera esiste una successione legale che tiene conto dei discendenti e dei coniugi o dei partner registrati. Se non ci sono discendenti, i genitori, i nonni o lo stato prendono il loro posto. In particolare, le coppie non sposate o le famiglie patchwork, ma anche le persone che lasciano agli eredi legali solo la porzione legittima e che, in compenso, desiderano avvantaggiare una terza persona o un’organizzazione, possono fissare le proprie volontà in un testamento. Questo può essere scritto a mano, datato e firmato.
Se per voi è importante decidere come sarete sepolti, è essenziale che indichiate i dettagli in un documento separato visto che nella maggior parte dei casi il testamento viene aperto solo dopo il funerale. Comunicate i vostri desideri anche a una persona di fiducia. Solo così potete essere sicuri che i vostri familiari sappiano effettivamente ciò che volete. «Se non si vuole occuparsene, si dovrebbe per lo meno comunicare ai prossimi che possono decidere liberamente in caso di bisogno. Così i familiari sanno che non rischiano di prendere decisioni sbagliate», consiglia Rolf Gyger, impresario di pompe funebri in pensione.