Nuovi media: i genitori danno l’esempio

Prima che i bambini muovano i primi passi nel mondo digitale è necessario che facciano le loro esperienze nel mondo reale e imparino a interagire con altre persone. Avete bisogno dell'aiuto di modelli di riferimento.

Testo: Sanitas

Immagini: Unsplash

3 min

08.07.2019

I bambini hanno voglia di scoprire il mondo e lo fanno soprattutto attraverso le esperienze primarie. Quindi tutte quelle esperienze che il bimbo fa con il proprio corpo e nel mondo reale, attraverso il tatto, l’udito, la vista, l’olfatto e il gusto. Scavare nella sabbia, giocare con l’acqua, impastare del pane oppure scarabocchiare su un foglio.

Anche le esperienze sociali sono importanti: giocare con altri bambini a casa, nel bosco, al club sportivo. Oggigiorno i bambini entrano presto in contatto con i media digitali, attraverso i genitori, altre persone che li accudiscono o i fratelli più grandi. In questo campo minato molti genitori si chiedono cosa fare per assicurare la salute fisica e psichica dei loro figli.

«L’educazione mediatica inizia con l’astinenza»

Il prof. dr. Christoph Möller*, psichiatra per giovani e bambini, spiega: «Per un sano sviluppo i bambini e i giovani hanno da un lato bisogno di strutture ben definite. Dall’altro devono avere la possibilità di sviluppare competenze come la comunicazione, l’apprendimento, l’empatia o la tolleranza alla frustrazione.»

Queste abilità non le imparano stando da soli davanti a un computer, ma solo nel mondo reale. E ispirandosi a modelli e mediatori che siano attenti ai loro bisogni, diano un buon esempio nel vivere determinati valori e comportamenti, si occupino di loro e lascino loro spazio per fare esperienze.

Per questo motivo Christoph Möller è del seguente avviso: «Prima che i bambini non abbiano appreso queste capacità, non dovrebbero utilizzare i media digitali – l’educazione mediatica inizia con l'astinenza da essa.»

««L’educazione mediatica inizia con l’astinenza»»

Prof. Dr. Christoph Möller

La cosa più essenziale è dare il buon esempio

I bambini osservano attentamente le abitudini mediatiche dei loro genitori. Se la mamma chatta in Internet o il papà fa un gioco sullo smartphone, è molto probabile che prima o poi vogliano fare la stessa cosa. I genitori fungono quindi da esempio nella gestione dei media digitali, sia per quanto riguarda il tipo che l’intensità del consumo mediatico.

Inoltre, agiscono come mediatori discutendo con i figli e vivendo i loro valori.  Vostro figlio ha bisogno di voi come interlocutore", scrive la Fondazione svizzera per le dipendenze in una delle suelettere ai genitori, "perché la vostra opinione è importante per lui, anche se non sempre lo sembra"; per formarsi una propria opinione, ha bisogno "di dialogare con il padre e la madre". Il bambino deve poter misurare le proprie opinioni con i loro valori, norme e convinzioni.

Nell’ambito della gestione dei media digitali ciò significa per esempio: quando i genitori discutono con i loro figli di un videogioco o una community, il bambino può formarsi una propria opinione.

Sanitas Sanitas Gesundheitsberatung

Die Sanitas Gesundheitsberaterinnen und -berater bieten Ihnen unkompliziert Hilfe in allen Gesundheitsfragen – ob Bewegung, Ernährung oder mentale Gesundheit. Mit über 40 Services und Angeboten unterstützen wir Sie kostenlos auf Ihrem Weg, gesund zu werden oder zu bleiben. 

Zur Gesundheitsberatung

I genitori reagiscono in modi diversi

Uno studio del 2015 su come educare i figli all’uso del cellulare ha dimostrato che i genitori si sentono spesso impotenti, temono di perdere il controllo e di non essere all’altezza della situazione. Il consumo del cellulare da parte dei figli è spesso oggetto di litigi in famiglia. I risultati dello studio hanno portato gli scienziati a suddividere i genitori in quattro tipi:

  1. I lascia fare: si arrendono dinanzi agli apparecchi multifunzionali e rinunciano a imporre regole e prendere provvedimenti.
  2. Gli ansiosi e conservatori: rispetto ai lascia fare questo gruppo impone dei limiti ai figli nell’uso dello smartphone e ignora gli svantaggi che ciò crea loro.
  3. I liberali amichevoli: questi genitori puntano su un rapporto con i propri figli basato sulla fiducia, capiscono il loro entusiasmo per il cellulare e non si preoccupano molto.
  4. Gli attivi e attenti ai figli: si interessano del consumo mediatico dei propri figli, ne discutono e si impegnano a imporre regole comprensibili per una gestione che corrisponda allo sviluppo del bambino.

«Ovviamente il quarto tipo è quello ideale – un modello al quale orientarsi», dice Christoph Möller. Molti genitori apprezzano suggerimenti concreti per l’educazione mediatica dei loro figli. Oggi esistono molte guide e siti web che le offrono (vedi sotto). La miglior cosa è comunque fidarsi del proprio istinto di genitore e del proprio buon senso. Così si riescono a superare molti ostacoli nell’educazione dei propri figli.

Ecco i consigli più importanti di Dipendenze Svizzera

  • Parlare con i figli delle esperienze con i media digitali, farsi mostrare le app, i giochi, le attività online e i siti preferiti e chiedere ai propri figli perché li utilizzano.
  • Stabilire regole adeguate all'età per i tempi di utilizzo. (I suggerimenti in merito sono contenuti nella lettera ai genitori e nelle linee guida di Dipendenze Svizzera o nel portale dei genitori di Giovani e Media).
  • Dare il buon esempio significa: i genitori e i pedagoghi devono analizzare le proprie abitudini mediatiche e se necessario cambiarle.
  • Piazzare televisore, computer e console in una stanza utilizzata da tutti e non nella cameretta dei bambini. A un certo orario della sera lo smartphone deve essere tolto dalle camere dei bambini.
  • Non servitevi del tempo da trascorrere davanti ai dispositivi elettronici quale ricompensa o castigo, poiché così facendo ne aumentate l’importanza.
  • Prevedete sufficienti attività nel mondo reale; non solo i bambini, ma anche i giovani ogni tanto vanno volentieri a pattinare sul ghiaccio, in piscina, in montagna o nel bosco.
Sanitas Kundenvorteile

Gemeinsam mit unseren Partnerinnen und Partnern unterstützen wir Sie mit zahlreichen Spezialangeboten dabei, gesund zu bleiben oder schnell wieder gesund zu werden. Das lohnt sich für Sie – auch finanziell. 

Zu den Angeboten