Dossier: Stress e rilassamento

Rigenerazione dopo lo sport: cosa fare e cosa non fare

Lo sport e l’attività fisica fanno bene alla salute e aumentano il nostro benessere. Che si tratti di corsa, nuoto, bicicletta o di allenamento con i pesi, il corpo è sottoposto a grande sforzo. La rigenerazione ci aiuta a realizzare il pieno potenziale e a evitare di infortunarci.

Testo: Kilian Bühler; foto: iStock

Perché la rigenerazione è così importante dopo lo sport?

Durante un allenamento intensivo, spesso si verificano cosiddette microlesioni nelle fibre muscolari. Queste hanno bisogno di tempo per guarire. È quindi importante concedersi regolarmente fasi di recupero.

Perché la rigenerazione non solo dà al corpo il tempo necessario per riparare le microlesioni, ma, se applicata correttamente, prepara anche il fisico all’attività sportiva successiva. «Se volete ottenere dei buoni risultati nello sport, è necessario che concediate al vostro corpo riposo affinché possa ripararsi da sé», spiega la dottoressa Karin van Baak, medica presso lo Sports Medicine and Performance Center dell’Università del Colorado, in un’intervista rilasciata a «UCHealth Today». Perché la crescita muscolare avviene quando le microlesioni stanno guarendo, non durante la sessione di allenamento.

Il tempo necessario per la rigenerazione è molto individuale: dipende dall’età, dal tipo di sport praticato o dallo stato di forma generale. Tuttavia, si può dire che più l’allenamento è intenso, più lunga deve essere la fase di recupero. Se dopo la fase di rigenerazione ci si sente ancora indolenziti o stanchi, gli esperti consigliano di concedersi un altro giorno di riposo.

Cos’è la supercompensazione e a cosa serve?

Un termine importante in relazione alla rigenerazione dopo lo sport è la supercompensazione. In parole povere, descrive il seguente fenomeno: a causa della stanchezza fisica, il livello di prestazione cala subito dopo l’allenamento. Nel corso del recupero, tuttavia, le prestazioni aumentano oltre il livello originale. In questo modo, l’organismo è meglio preparato ad affrontare sforzi simili in futuro.

Le 5 fasi della supercompensazione

Carico di allenamento

Durante l’allenamento o un’attività sportiva, i muscoli, i tendini e le articolazioni sono sottoposti a uno sforzo intenso. Viene consumata energia.

Affaticamento

Dopo l’allenamento, le riserve di energia sono vuote. I muscoli sollecitati possono avere microlesioni, con conseguente indolenzimento o affaticamento muscolare.

Recupero

In questa fase, le fibre e i tessuti muscolari danneggiati vengono riparati. E le riserve di energia vengono rifornite.

Supercompensazione

Il corpo risponde al carico di allenamento adattandosi e diventando più forte. Questo porta a un rendimento sportivo maggiore e, a seconda del tipo di allenamento, a una maggiore massa muscolare o a una migliore resistenza.

Stabilizzazione

Durante questa fase, il rendimento si stabilizza a un livello superiore. I risultati dell’allenamento si mantengono a lungo termine.

Cosa fare e cosa non fare

Di norma, la fase di supercompensazione dura da uno a due giorni. In questo periodo è particolarmente importante nutrirsi in modo equilibrato, dormire abbastanza e rigenerarsi. Chi ignora questi punti, rischia la cosiddetta sindrome da sovrallenamento e le prestazioni possono ridursi drasticamente. Tre cose da considerare: 

Ascoltare il proprio corpo

Vi sentite spossati, stanchi e privi di energia? Allora avete urgentemente bisogno di una pausa dall’allenamento. Prendete sul serio i segnali di allarme, come il dolore o la stanchezza, e date al vostro corpo il tempo necessario per riprendersi completamente.

Assumere sufficienti sostanze nutritive

Dopo l’allenamento, fornite al corpo i nutrienti necessari per riparare i muscoli e ricostruire le riserve energetiche. Chi non mangia abbastanza, ritarda i processi di rigenerazione e allunga i tempi di recupero.

Concedersi un rest day

Il rest day è un giorno di pausa dall’allenamento e serve a dare ai muscoli, alle articolazioni e ai tessuti il tempo necessario per recuperare. Chi non si concede un giorno di riposo e ricomincia ad allenarsi troppo presto, aumenta il rischio di sovraccarico e persino di lesioni.

Come ci si rigenera correttamente e quanto tempo occorre per una rigenerazione ottimale?

Tre giorni di allenamento e un giorno di recupero? Purtroppo non è così semplice. Perché la corretta rigenerazione dopo lo sport coinvolge diversi aspetti:

Riscaldamento e raffreddamento

Un riscaldamento adeguato prima e un raffreddamento dopo l’allenamento sono componenti importanti del recupero. Il riscaldamento aiuta a preparare i muscoli allo sforzo, aumentando il flusso sanguigno e migliorando la flessibilità. Un raffreddamento adeguato favorisce l’eliminazione dell’acido lattico. 

Dormire a sufficienza

Il sonno è una delle componenti più importanti della rigenerazione. Durante il sonno, l’organismo si rigenera, ripara i tessuti e rinnova le riserve energetiche. Un sonno adeguato e sufficiente consente una rigenerazione ottimale e favorisce la supercompensazione.

Rigenerazione attiva

Misure di recupero attive come stretching leggero, yoga o nuoto possono aiutare a intensificare il flusso sanguigno nei muscoli e a ridurre la rigidità muscolare. Queste attività aumentano la circolazione sanguigna e favoriscono quindi la rimozione dei prodotti di scarto del metabolismo, contribuendo a una più rapida rigenerazione.

Varietà nell’allenamento

Un allenamento vario contribuisce a sollevare alcuni gruppi muscolari e a sollecitarne altri. Variando il tipo e l’intensità dell’allenamento, fate in modo che il corpo abbia il tempo necessario per recuperare e, allo stesso tempo, migliorare continuamente.

Tempo di rigenerazione ottimale

Il tempo di recupero ottimale dipende da fattori quali il tipo e l’intensità dell’allenamento, il livello di forma individuale e la predisposizione genetica. Di solito dura dalle 24 alle 48 ore dopo un allenamento intenso. Assicuratevi di dare al vostro corpo il tempo necessario per recuperare, in modo da evitare lesioni.

Suggerimenti per una rigenerazione rapida

È possibile abbreviare la fase di rigenerazione? Gli studi dimostrano che il sonno svolge un ruolo importante. È importante sia la durata che la qualità del sonno. Chi vuole riprendersi rapidamente dalle sessioni di allenamento deve quindi prestare attenzione a una corretta igiene del sonno, il che significa: «Bandire lo smartphone, il lavoro o il televisore dalla camera da letto. Sviluppate abitudini e routine che preparino la mente e il corpo al sonno», spiega l’esperta van Baak. Inoltre, potete adottare le seguenti misure per favorire il recupero muscolare:

Allungamento corretto

Lo stretching, soprattutto dopo l’allenamento, può ridurre la rigidità muscolare e ottimizzare la flessibilità. Fate esercizi di riscaldamento prima dell’allenamento per non infortunarvi!

Crioterapia

Inoltre, riducendo l’afflusso di sangue, i bagni di ghiaccio o gli impacchi freddi possono contribuire a ridurre l’infiammazione e il gonfiore. Comunque, utilizzate la crioterapia con cautela e, in caso di dubbi, rivolgetevi a un esperto o a un’esperta.

Massaggio e allenamento fasciale

Il massaggio e l’allenamento fasciale possono incrementare la circolazione sanguigna, ridurre i dolori muscolari e migliorare la flessibilità. Massaggi regolari o con il Blackroll favoriscono un rapido recupero.

Bere a sufficienza

L’assunzione sufficiente di liquidi è importante per fornire all’organismo i nutrienti necessari e per favorire l’eliminazione dei prodotti di scarto del metabolismo. Pertanto, è bene bere acqua a sufficienza.

Quale influsso ha l’alimentazione per la rigenerazione dopo lo sport?

Assicuratevi di soddisfare il vostro fabbisogno proteico giornaliero. Le proteine, ad esempio quelle provenienti da carne magra, pesce, uova e legumi, sono fondamentali per lo sviluppo muscolare e la riparazione dei tessuti. Anche gli antiossidanti provenienti da frutta e verdura hanno un effetto antinfiammatorio. I carboidrati sono adatti come principale fonte di energia per l’organismo. Dopo l’allenamento, è consigliabile reintegrare le scorte di glicogeno con alimenti come cereali integrali, frutta e verdura. Naturalmente, non devono mancare vitamine e minerali che sono responsabili di vari processi di rigenerazione dell’organismo. Ma l’essenziale è prestare attenzione a una dieta equilibrata.

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