Angina: quando deglutire fa male

Di solito il mal di gola è causato da infezioni virali o batteriche. Spesso anche le tonsille sono infiammate. E può essere molto doloroso. L’unica cosa che si può fare è alleviare i sintomi.

Testo: Abital Rauber; foto: iStock

La gola gratta, la deglutizione è difficile: l’angina è un’infiammazione dolorosa delle tonsille nella parte posteriore della gola. È molto diffusa; la tonsillite è uno dei 20 motivi più comuni di visita dal medico di famiglia. La trasmissione avviene rapidamente, poiché l’angina è un’infezione da goccioline molto contagiosa che si trasmette da persona a persona tossendo, starnutendo o semplicemente attraverso il contatto. L’infezione si manifesta di solito da due a cinque giorni dopo. Le persone colpite possono essere contagiose fino a due settimane se l’infezione non viene curata.

Come si sviluppa l’angina e come si riconosce?

I colpevoli sono virus o batteri che entrano nel corpo attraverso la bocca e il naso. Da lì superano la barriera protettiva del muco e infettano la membrana mucosa. L’ambiente caldo e umido favoriscono gli agenti patogeni che si moltiplicano e danneggiano i tessuti. Passano anche dalle tonsille, che fanno parte del sistema di difesa dell’organismo: si sviluppa quindi un’infiammazione, la gola è rossa, costretta, irritata e fa male. Per scoprire se la causa scatenante sono i batteri o i virus, il medico o la medica di famiglia esegue un tampone faringeo, il test rapido per lo streptococco A.

Infezione virale delle tonsille

In circa l’80% dei casi, i virus del raffreddore o dell’influenza, come i rinovirus, i virus influenzali, i coronavirus o  i virus respiratori sinciziali (RSV), ne sono la causa.

Infezione batterica delle tonsille

Solo una infezione su cinque è causata da batteri, soprattutto da streptococchi A, un tipo di batteri che si trova nella cavità orale. Essi sono particolarmente frequenti nei bambini e nei neonati. I sintomi tipici di un’infezione batterica sono: febbre superiore a 38 gradi, assenza di tosse, ingrossamento dei linfonodi cervicali anteriori e infiammazione delle tonsille, spesso con rivestimento giallastro e arrossamento.

«In caso di tonsillite, esamino sempre anche il naso e i seni paranasali per determinare l’origine dell’infezione», afferma il dottor Hans-Wolfgang Mahlo, specialista otorinolaringoiatra. Può succedere che i seni paranasali si infiammino e le tonsille si infiammino a causa dello scarico del muco nasale. Talvolta i sintomi possono derivare anche dalla mononucleosi, una malattia virale che può essere scambiata per angina. Tuttavia, a parte l’ingrossamento delle tonsille, le due malattie non hanno nulla in comune. In ogni caso, è importante monitorare l’evoluzione e, soprattutto nei casi persistenti, farsi visitare da un medico o una medica.  

«In caso di infiammazione delle tonsille controllo sempre anche il naso e i seni paranasali per determinare dove nasce l’infezione.»
Dr. Hans-Wolfgang Mahlo, specialista ORL

Guardando nella bocca, le due tonsille palatine sono situate a sinistra e a destra dietro l’ugola. Entrambe fanno parte del cosiddetto anello linfatico di Waldeyer. Esso comprende molti leucociti, cioè globuli bianchi. La sua missione è chiara: fermare i germi che penetrano nella gola. Le due sorelle meno note delle tonsille palatine sono la tonsilla faringea e la tonsilla linguale. In totale abbiamo quindi quattro tonsille, non solo due.

Quante tonsille abbiamo?

Guardando nella bocca, le due tonsille palatine sono situate a sinistra e a destra dietro l’ugola. Entrambe fanno parte del cosiddetto anello linfatico di Waldeyer. Esso comprende molti leucociti, cioè globuli bianchi. La sua missione è chiara: fermare i germi che penetrano nella gola. Le due sorelle meno note delle tonsille palatine sono la tonsilla faringea e la tonsilla linguale. In totale abbiamo quindi quattro tonsille, non solo due.

Quali sono i sintomi dell’angina?

I sintomi classici di una tonsillite sono:

  • disturbi della deglutizione
  • forte mal di gola
  • sensazione di gola secca
  • nodo in gola
  • nodulo linfatico ingrossato (evidente)
  • febbre

Come si cura la tonsillite?

Se l’agente patogeno è un virus, bisogna lasciare lavorare l’organismo e si possono solo alleviare i sintomi perché gli antibiotici non funzionano contro i virus. «Di solito metto i o le pazienti in malattia per una settimana e prescrivo riposo. Questo significa: niente sport, niente lavori domestici o di giardinaggio, stare a letto e non fare sforzi», spiega Hans-Wolfgang Mahlo. Il mal di gola di solito si attenua da solo entro tre-cinque giorni.

«La prima fase, rimanere a casa e mettersi a riposo, è fondamentale.»
Dr. Hans-Wolfgang Mahlo, specialista ORL

Lo stesso vale per le infezioni batteriche: il corpo ha bisogno soprattutto di riposo. Nel caso di un’infezione lieve, il sistema immunitario è in grado di combattere gli agenti patogeni da solo. Possono essere d’aiuto antidolorifici, antinfiammatori o decongestionanti come risciacqui, spray per la gola o pastiglie da sciogliere in bocca. Rispetto al passato, oggi gli antibiotici vengono prescritti il meno possibile. L’uso più attento è volto a prevenire lo sviluppo di resistenze inutili e la promozione di germi multiresistenti. Tuttavia, l’angina tonsillare batterica viene solitamente trattata con antibiotici. Le possibili malattie secondarie si prevengono con una terapia appropriata. Il processo di guarigione richiede spesso pazienza.

Come si può prevenire l’angina?

È difficile proteggersi in modo specifico dall’angina. Ma chi rafforza il sistema immunitario è a metà dell’opera, affinché non si ammali affatto. A tale scopo possono essere utili un’alimentazione equilibrata e ricca di vitamine, pochi dolci, sonno sufficiente e attività nella natura, un abbigliamento adatto, poco stress, non fumare ecc. E ricordatevi di bere tanto. Per le vie respiratorie è bene non avere aria secca negli ambienti.

Anche una temperatura corporea stabile fornisce protezione. Questo vale sia quando si è in salute sia quando si è in convalescenza. «Le infezioni del tratto respiratorio superiore si verificano spesso quando la temperatura interna del corpo si abbassa», spiega il dottor Mahlo con un esempio pratico: È primavera, il tempo è variabile, e una sedicenne esce di casa all’ora di pranzo con vestiti leggeri. Rientra solo a tarda sera. In serata la temperatura scende e le braccia, le gambe e la gola scoperte si raffreddano. La temperatura corporea scende. La mattina dopo si sveglia con il mal di gola.

Rimedi fai da te in caso di angina

Sei rimedi fai da te e contromisure che possono dare sollievo in caso di tonsillite:

Bere

Bere mantiene la bocca e la gola idratate. Le tisane e l’acqua sono le bevande migliori. Anche erbe come salvia, camomilla, timo o malva accelerano il processo di guarigione e rafforzano il sistema immunitario.

Impacchi al collo

Impacchi umidi sulla gola una o due volte al giorno per 30 minuti alla volta aiutano ad alleviare i sintomi: Gli impacchi caldi favoriscono la circolazione sanguigna e alleviano i crampi. Gli impacchi freddi hanno un effetto antidolorifico, decongestionante e antinfiammatorio. Gli impacchi attivano la circolazione sanguigna del corpo, favorendo il processo di guarigione.

Sciacqui o gargarismi

Fare dei gargarismi per qualche minuto ogni tre ore idrata la mucosa faringea e ha un effetto antidolorifico o antibatterico. Un infuso di salvia, ad esempio, combatte le infiammazioni. Il sale marino o minerale sciolto in acqua tiepida, circa un cucchiaino, allevia il dolore. Gli sciacqui hanno anche un effetto espettorante, antinfiammatorio e disinfettante.

Inalazioni

L’inalazione occasionale, ad esempio con l’aggiunta di erbe, sale marino o oli essenziali, idrata la membrana mucosa, lenisce la gola e le vie respiratorie irritate, scioglie il muco e inibisce l’infiammazione.

Cibi morbidi e freschi

In caso di angina, le tonsille e la gola sono molto sensibili. Per non irritarle ulteriormente, è meglio scegliere cibi morbidi, poco saporiti e con poca acidità. I cibi freddi possono alleviare il dolore.

Pediluvi

I pediluvi stimolano la circolazione sanguigna in tutto il corpo. Mettere i piedi in acqua tiepida e aggiungere gradualmente acqua più calda. Dopo 15 minuti, sciacquare i piedi con acqua fredda.

Cos’è la faringite laterale?

Quando i canali linfatici della parete faringea laterale sono particolarmente infiammati, si tratta una forma relativamente rara di faringite. È più frequente nelle persone a cui sono state asportate le tonsille. I sintomi sono simili a quelli dell’angina convenzionale: febbre, mal di gola che può irradiarsi all’orecchio, dolore alla deglutizione e sensazione di nodo in gola. Nella maggior parte dei casi la faringite guarisce da sola. In alcuni casi, tuttavia, è necessario ricorrere agli antibiotici.

L’esperto

Il dottor Hans-Wolfgang Mahlo è specialista in otorinolaringoiatria presso il centro di salute Medbase e nel suo studio privato. Esercita a Kreuzlingen e a Costanza.

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