Ipertensione: informazioni importanti sulla pressione alta

Alto o basso: le caratteristiche del valore della pressione arteriosa. I due valori misurati variano a seconda del momento in cui vengono misurati: con ogni battito, il cuore pompa sangue attraverso i nostri vasi. La pressione che si viene a creare forma la pressione arteriosa massima, ovvero quella sistolica. Quando il muscolo cardiaco si rilassa tra un battito e l’altro, anche la pressione nei vasi diminuisce. Questa pressione forma il valore minimo, cioè la pressione arteriosa diastolica.

Pressione sanguigna alta: quando è necessario intervenire?

Idealmente i valori si aggirano intorno a 120/80. Se i valori sono costantemente di 140/90 o superiori, invece, si parla di pressione arteriosa alta, una condizione che va trattata. «I valori limite sono stati determinati in questo modo sulla base di studi internazionali svolti su larga scala», spiega Isabella Sudano, capoclinica presso l’Ospedale universitario di Zurigo e presidente della Società Svizzera di Ipertensione.

«Lo studio dimostra che trattando con i medicinali persone con un valore di 130/80, non si offre un beneficio a lungo termine. I benefici della cura medicamentosa, invece, si osservano chiaramente a partire da un valore di 140/90: diminuiscono i casi di infarto e ictus e i pazienti hanno meno probabilità di soffrire di malattie cardiovascolari occlusive.»

Ipertensione: i sintomi si manifestano tardi o mai

L’ipertensione, come viene chiamata la pressione alta in medicina, è un fenomeno molto diffuso. «Secondo le statistiche più recenti ne è colpito all’incirca un terzo delle persone. A partire dai 65 o 70 anni, addirittura una su due. Il problema è che la pressione alta passa spesso inosservata», spiega Isabella Sudano. Ma a lungo andare causa danni seri al corpo.

Si fa notare solo quando è nettamente al di sopra dei valori limite. Tuttavia, a quel punto il corpo ha già subito dei danni e vi si aggiungono anche mancanza di respiro, respiro affannoso, dolori al petto, disturbi visivi e della sensibilità. Per evitare di arrivare a tanto e per abbassare la pressione alta in tempo, ha senso effettuare regolarmente delle misurazioni della pressione arteriosa.

L’ipertensione può essere insidiosa

Nessuno ha sempre gli stessi valori. Per tutti oscilla nell’arco della giornata e viene regolata dal cervello e dal sistema nervoso, ma anche dagli organi quali rene o surrene. Al mattino, dopo il risveglio, i valori sono al massimo, se abbiamo dormito. È per questo che il maggior numero di infarti cardiaci o ictus capita in quelle ore del giorno. Poi diminuisce di nuovo nel corso della giornata, con brevi picchi a seconda della nostra attività; p.es. se facciamo sport o siamo sotto stress.

Di notte, quando dormiamo, i valori devono essere decisamente più bassi. Ciò può essere verificato, ad esempio, con una misurazione di 24 ore mediante un dispositivo di misurazione automatico fornito dal medico. «Durante la notte la pressione arteriosa deve essere dal 10 al 20 percento più bassa che di giorno», spiega Isabella Sudano. «Altrimenti vale la pena fare ulteriori accertamenti: p.es. sono presenti disturbi del sonno come l’apnea del sonno? In questi casi, il cuore non riesce a riprendersi durante la notte, e a lungo andare questo è qualcosa di molto pericoloso.»

Se i vasi sanguigni non sono più così elastici a causa di malattie o dell’età, la pressione sanguigna aumenta: i vasi non cedono più bene alla pressione e di conseguenza il cuore deve applicare più forza per pompare il sangue e compensare la resistenza vascolare. Al tempo stesso, i vasi non si rilassano più in modo ottimale tra un battito e l’altro, motivo per cui anche il valore pressorio minimo è elevato. Questo carico costante mette a dura prova i vasi sanguigni. Di conseguenza, il cuore, il cervello, i reni e gli occhi ne risentono.

Prevenire l’ipertensione arteriosa

Il modo migliore per prevenire l’ipertensione è condurre uno stile di vita sano. Ovvero adottare una dieta sana ed equilibrata, evitare di fumare, mantenere un peso normale, con tanto movimento e trovare un buon equilibrio tra stress e rilassamento. «Perché una volta che la pressione sanguigna è permanentemente elevata, purtroppo non possiamo abbassarla così tanto solo cambiando il nostro stile di vita», afferma Isabella Sudano. «Però, con uno stile di vita sano, il rischio di infarti e ictus si riduce; quindi ne vale comunque la pena.»

Ipertensione? Ridurla in modo permanente è d’obbligo

Per abbassare la pressione si ricorre quindi anche a medicinali antipertensivi. A volte, per scoprire quali di questi hanno l’effetto migliore è necessario provarne un paio (sempre seguiti dal medico) e avere pazienza. Le combinazioni di principi attivi sono spesso le più efficaci.

Per poter contrastare precocemente l’ipertensione, la Fondazione Svizzera di Cardiologia raccomanda a tutti i maggiori di 18 anni di misurare la pressione almeno una volta all’anno. Ai suoi pazienti, Isabella Sudano raccomanda in particolare la misurazione a domicilio. «È molto importante misurare la pressione anche senza che lo faccia il medico. Su un’unica misurazione, infatti, non si formula una diagnosi. Si può parlare di ipertensione soltanto dopo più misurazioni con valori elevati.»

Qui potete scoprire come misurare correttamente la pressione. Anche la Fondazione Svizzera di Cardiologia è una buona fonte di informazione.